Onorevoli Colleghi! - La proposta di legge che qui si illustra ha lo scopo di abolire il meccanismo della riscossione automatica delle quote associative e sindacali. In tale modo si intende riaffermare quel principio di democrazia e di trasparenza che l'automaticità delle trattenute nega in radice. La disciplina oggi vigente, infatti, fa sì che chi si sia iscritto una volta, magari molti o moltissimi anni prima, a un sindacato, rischi di rimanere tale a vita, continuando a versare le quote senza neanche saperlo, e di non poter recedere se non a prezzo di trafile onerose e dagli esiti incerti, le cui procedure sono controllate dalle burocrazie di quelle stesse organizzazioni che dovrebbero rendere effettive le disdette. Peraltro, il meccanismo delle trattenute automatiche assicura enormi rendite di posizione alle organizzazioni beneficiarie - basti pensare che, secondo dati diffusi dalla CGIL, il turn-over degli iscritti rispetto all'anno precedente risulta oscillare tra il 10 e il 12 per cento appena - rendendo in tale modo pressoché impossibile il controllo democratico sui soggetti ai quali si è iscritti e determinando una profonda distorsione nella stessa vita democratica del Paese. Ad esempio, il numero delle pensioni erogate dall'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) per le quali sono state disposte trattenute sindacali per l'anno 2007 ammonta a 7.746.543, pari a circa un terzo di tutte le pensioni erogate dall'ente previdenziale, per un importo complessivo, sempre per l'anno 2007, di 317.279.867,70 euro; la trattenuta media è pari a 40,95